Limitazione dell’iscrizione dei vigneti allo schedario viticolo ai fini dell’idoneità alla rivendicazione dei vini DOC Orvieto e Orvieto classico per le campagne vitivinicole 2019/2020 e 2020/2021
Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1581 del 28 dicembre 2018 la Regione Umbria, su richiesta del Consorzio Tutela Vini Orvieto, ha stabilito di limitare temporaneamente per le campagne vitivinicole 2019/2020 e 2020/2021 cioè fino al 31 luglio 2021, l’iscrizione dei vigneti nello schedario viticolo regionale ai fini dell’idoneità alla rivendicazione dei vini a DOC Orvieto e Orvieto classico, con l’obiettivo di conseguire l’equilibrio di mercato; a seguito di questa limitazione produttiva, possono essere iscritte allo schedario come idonee per la rivendicazione dei vini DOC Orvieto e Orvieto classico le seguenti superfici vitate:
— i vigneti impiantati registrati nello schedario viticolo;
— i vigneti ancora da impiantare utilizzando autorizzazioni al reimpianto derivanti dalla conversione degli ex diritti di reimpianto/impianto, ovvero autorizzazioni al reimpianto/reimpianto anticipato ancora da rilasciare a seguito di richieste presentate alla Regione Umbria prima dell’adozione della D.G.R. 1581/2018;
— i vigneti ancora da impiantare utilizzando autorizzazioni per nuovi impianti di vigneti rilasciate ai produttori nelle annualità 2016, 2017 e 2018 ai sensi dell’art. 64 del Reg. (UE) n. 1308/2013;
— i vigneti ancora da impiantare utilizzando autorizzazioni al reimpianto/reimpianto anticipato ottenute a seguito di richieste di estirpazione presentate successivamente all’adozione della D.G.R. 1581/2018, relative a superfici vitate che risultino iscritte allo schedario viticolo come idonee alla produzione dei vini a DOC Orvieto e/o Orvieto classico.
Pertanto a seguito di questa limitazione produttiva non possono essere iscritte allo schedario come idonee per la rivendicazione dei vini a DOC Orvieto e Orvieto classico le seguenti superfici vitate:
— i vigneti ancora da impiantare utilizzando autorizzazioni per nuovi impianti di vigneti da rilasciare ai produttori nelle annualità 2019 e successive ai sensi dell’art. 64 del Reg. (UE) n. 1308/2013;
— i vigneti sovrainnestati con varietà a bacca bianca in sostituzione di vitigni a bacca rossa, fatti salvi i sovrainnesti realizzati nell’ambito di richieste di autorizzazione al sovrainnesto pervenute alla Regione Umbria ai sensi della D.G.R. n. 1250/16 e succ. mod. e int. prima dell’adozione della D.G.R. 1581/2018.
Deroghe alle fermentazioni e rifermentazioni al di fuori del periodo vendemmiale.
Il MIPAAFT, in applicazione alle disposizioni contenute nella legge 12 dicembre 2016, n. 238 art. 10 comma 4, ha predisposto il DM n. 12411 del 19 dicembre 2018 mediante il quale individua i particolari vini per i quali è consentita, in deroga, la fermentazione e rifermentazione fuori dal periodo vendemmiale.
L’articolo 10 comma 4 consente infatti “senza obbligo di comunicazione, al di fuori del periodo stabilito al comma 1, qualsiasi fermentazione o rifermentazione effettuata in bottiglia o in autoclave per la preparazione dei vini spumanti, dei frizzanti, del mosto di uve parzialmente fermentato con sovrappressione superiore a 1 bar e dei vini con la menzione tradizionale “ vivace”, quelle che si verificano spontaneamente nei vini imbottigliati, nonché quelle destinate alla produzione di particolari vini, ivi compresi i vini passiti e i vini senza IG purché individuati, con riferimento all’intero territorio nazionale o a parte di esso, con decreto annuale del Ministro, d’intesa con le regioni e le province autonome interessate”.
Per quanto riportato, il MIPAAFT con il DM in oggetto prevede la possibilità di effettuare le fermentazioni e rifermentazioni fino al 30 giugno 2019 per:
- i vini DOCG, DOC e IGT che prevedono le menzioni tradizionali Passito, Vin santo, Vendemmia tradiva e menzioni similari;
- i vini senza DOCG, DOC o IGT ottenuti da uve appassite, vini per i quali il processo di vinificazione avviene in contenitori di terracotta interrati e riempiti di uva pigiata unitamente alle bucce.