Pubblicato il nuovo bando regionale per la Ristrutturazione e la Riconversione dei Vigneti.
Beneficiari sono gli imprenditori agricoli titolari di P. IVA con codice agricolo, iscritti alla C.C.I.A.A. nel registro imprese agricole, che abbiano costituito e aggiornato il fascicolo aziendale e che abbiano il possesso dei terreni a titolo di proprietà, usufrutto e affitto; in quest’ultimo caso la durata residua del contratto di affitto deve essere tale da coprire l’intero periodo vincolativo previsto (5 anni dalla data ultima prevista per la comunicazione di impianto e di fine dei lavori).
Gli interventi ammissibili per il sostegno alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti può riguardare una o più delle seguenti tipologie di intervento:
- A) Riconversione varietale, che consiste nel reimpianto con modifica della varietà e/o sovrainnesto
- B) Ristrutturazione, che consiste nel reimpianto senza riconversione varietale.
C1) Modifica della struttura di sostegno, esclusa l’ordinaria manutenzione. L’intervento deve riguardare almeno il 75% della struttura di sostegno (pali, fili, ecc) della superficie richiesta.
C3) Rinfittimento e/o rimpiazzo di fallanze all’interno di un vigneto (da min. 15% a max 30% del numero di viti)
I beneficiari devono essere in possesso di autorizzazioni all’impianto, in alternativa impegnarsi ad estirpare un vigneto esistente (reimpianto anticipato) o estirpare un vigneto acquisendo la relativa autorizzazione.
I beneficiari già in possesso di autorizzazioni derivanti dalla conversione di un diritto di impianto proveniente dalla riserva regionale o di un diritto di reimpianto acquistato da altri produttori possono accedere agli aiuti previsti dalla misura solo fino al presente bando.
Al fine di essere finanziati vanno comunque rispettati dei parametri minimi; se ne elencano alcuni:
- interventi che riguardino esclusivamente la produzione di vini DOPG/DOP/IGP
- superficie di intervento pari ad almeno 5000 metri quadrati (il limite scende a 3000 mq in caso di domanda aderente ad un progetto collettivo o per aziende con superficie vitata inferiore o uguale a 1 Ha) e massima pari a 10 Ha
- devono essere impiantati almeno 3000 ceppi ad ettaro
- le uniche forme di allevamento previste sono il cordone speronato e il guyot
- il materiale vivaistico (barbatelle, marze) deve essere delle categorie “certificato” o “standard”.
Per produttori che aderiscono all’azione “estirpazione e reimpianto”, le operazioni e le spese per l’estirpazione degli impianti vitati oggetto di intervento sono ammissibili a contributo solo se realizzate e sostenute dopo il 10 ottobre 2018.
Le tipologie di domanda consentite sono:
- Con pagamento dell’aiuto anticipato per un importo pari all’80% (previa fidejussione), in questo caso la rendicontazione dei lavori deve avvenire entro il 20 giugno 2019 o entro il 20 giugno 2020, compatibilmente con la durata delle autorizzazioni all’impianto;
- Con pagamento a collaudo, in questo caso la rendicontazione dei lavori deve avvenire entro il 20 giugno 2019.
Sono ammissibili esclusivamente le spese sostenute successivamente alla data di presentazione telematica della domanda sul portale SIAN. Le modalità di pagamento previste sono esclusivamente bonifici e ricevute bancarie; non sono ammessi i pagamenti con assegni bancari o postali o in contanti.
La scadenza della presentazione telematica delle domande è stata prorogata al 13 luglio 2018, la documentazione cartacea deve essere trasmessa alla Regione Umbria entro il 20 luglio 2018.
Per tutte le informazioni necessarie e per la presentazione delle domande di aiuto è possibile prendere un appuntamento con i nostri tecnici.