Tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica: norme in materia di cassa integrazione per gli operai agricoli a tempo indeterminato
Pubblicato il Decreto-legge in materia di “Misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento”, che contiene importanti previsioni in materia di cassa integrazione emergenziale per il settore agricolo, particolarmente interessato in quest’ultimo periodo dall’emergenza caldo che ha creato, e sta creando, ripercussioni negative sulle attività e sulle produzioni, nonché sulla gestione delle risorse umane.
Ricordiamo che da parte dell‘INPS e dell’INL, nei giorni scorsi, è stata ribadita la possibilità anche per le aziende agricole, nel caso di temperature elevate registrate dai bollettini meteo o “percepite” in ragione della particolare tipologia di lavorazioni in atto, di accedere ai trattamenti di integrazione salariale (CISOA per il settore agricolo).
Con il nuovo decreto-legge, per fronteggiare eccezionali situazioni climatiche, sono state introdotte deroghe all’attuale impianto del trattamento di integrazione salariale agricola (CISOA) per gli operai agricoli a tempo indeterminato, al fine di favorire e ampliare l’utilizzo di questo ammortizzatore sociale, nel periodo intercorrente dalla data di entrata in vigore del decreto (29 luglio 2023) fino al 31 dicembre 2023.
In particolare, all’art. 2 del citato provvedimento, è stata prevista:
- la possibilità di utilizzare la CISOA per gli operai a tempo indeterminato per metà dell’orario giornaliero: con tale previsione, da un lato viene resa possibile la prosecuzione dell’attività (seppur in misura ridotta), e dall’altro viene garantito ai lavoratori un sostegno al reddito per le ore di lavoro non prestate;
- la neutralizzazione di tali periodi di trattamento: le giornate di integrazione dovute per l’emergenza climatica si aggiungono alle 90 giornate ordinariamente previste per la CISOA;
- la semplificazione del procedimento di concessione della CISOA per emergenza climatica. In deroga a quanto ordinariamente previsto, la concessione avviene da parte della sede INPS territorialmente competente, con erogazione diretta da parte dell’Istituto.
Si evidenzia che tali previsioni, pur essendo state emanate per fronteggiare l’emergenza caldo di questo periodo, riguardano più genericamente “eccezionali situazioni climatiche” che potrebbero verificarsi fino al 31 dicembre 2023.