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AGRIUMBRIA 2021 SI APRE CON IL CONVEGNO DI CONFAGRICOLTURA

AGRIUMBRIA 2021 si apre con il convegno di Confagricoltura Umbria: transizione ecologica come opportunità, sostenibilità economica e sociale, agricoltura e agricoltori come soggetti più vocati alla tutela del territorio e dell’ambiente sono stati i principali temi con interventi anche del sottosegretario alle politiche agricole Centinaio e l’assessore regionale Morroni.
Tra gli strumenti innovativi da mettere in campo per le imprese agricole è stato illustrato il Progetto Agrobot con robot autonomi al servizio della crescita economica ed ambientale in vigneto e oliveto.
In programma (padiglione 7 stand 35) durante la fiera anche alcuni seminari su olivicoltura, zootecnia, nocciolo, tartuficoltura e agricoltura 4.0.
Le varie iniziative saranno trasmesse in diretta su facebook e youtube

BASTIA UMBRA – Transizione ecologica, con gli strumenti innovativi da mettere in campo per le imprese agricole, ma anche sostenibilità economica e sociale. Transizione ecologica come opportunità e non come minaccia. Agricoltura e agricoltori come soggetti più vocati alla tutela del territorio e dell’ambiente. Di questo e di altro – è stato infatti presentato anche il caso studio dell’innovativo Progetto Agrobot, con robot autonomi a servizio della crescita economica ed ambientale in vigneto e oliveto – si è parlato nel corso del tradizionale convegno di Confagricoltura Umbria ad Agriumbria che ha aperto venerdì 17 settembre, dopo il taglio del nastro, l’edizione 2021 della storica fiera agricola (prima in presenza a livello nazionale a riaprire i battenti) in programma fino a domenica nei padiglioni del centro Umbriafiere a Bastia Umbra.

Al convegno dal titolo “Transizione ecologica: quali strumenti per le imprese agricole” è intervenuto anche l’on. Gian Marco Centinaio, sottosegretario di Stato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

“Gli agricoltori e l’agricoltura – ha affermato Centinaio – tutelano territorio e ambiente, non dobbiamo invece far passare il messaggio che sono quelli che inquinano più di tutti. Gli agricoltori italiani stanno facendo la loro parte e in modo responsabile. E quando parliamo di transizione ecologica in Italia sappiamo dimostrare che siamo avanti rispetto a tanti altri e agli ambientalisti da salotto che girano magari con il suv ricordo che inquina più la tangenziale ovest di Milano nell’ora di punta che una azienda agricola”.

 

A spiegare lo spirito del convegno è stato Fabio Rossi, presidente Confagricoltura Umbria, che ha poi dichiarato: “Noi agricoltori  dobbiamo essere i primi a rispettare le regole e siamo d’accordo che bisogna fare di tutto per migliorare l’impatto ambientale delle nostre attività, ma anche per continuare a fare impresa. Se c’è un tipo di inquinamento bisogna andare a cercare la reale causa e non continuare a bastonare l’agricoltore per partito preso”.

 

“L’agricoltura – ha inoltre sottolineato Centinaio – è uno dei settori trainanti in Europa e di sicuro nel nostro Paese. In periodo di pandemia l’agroalimentare italiano ha sostenuto l’economia italiana e quindi nonostante il periodo devastante che abbiamo avuto”. Quindi l’istituzione Europa per Centinaio “non può chiedere all’agricoltura di rispettare il consumatore finale, l’ambiente, il futuro, il pianeta mentre gli altri non lo stanno facendo, e non può chiedere agli agricoltori di farsi carico di tutte queste cose mentre riduce il contributo al mondo agricolo”.

“Nei miei 14 mesi da ministro – ha poi concluso il sottosegretario – avevo fatto una scelta, quella di abbinare l’agroalimentare al turismo. Chi è arrivato dopo nel ‘Conte 2’ ha deciso che quella scelta doveva venire meno. Continuo ad essere dell’idea che in questo momento storico nel nostro Paese, e penso soprattutto all’Umbria, quella era la cosa migliore da fare. La politica è ceca ma vedo che tante pubbliche amministrazioni per fortuna stanno andando verso quella direzione. Una scelta e un sogno che dovrà comunque diventare realtà”.

 

Di fabbisogni delle imprese per una transizione ecologica sostenibile, di sostenibilità economica e sociale, e dello stato dell’arte e prospettive per un settore agricolo competitivo ha parlato il presidente di Confagricoltura Umbria, sottolineando che gli strumenti per fare questo devono venire dalla sperimentazione, dalla ricerca e dalla sinergia con l’Università, evidenziando l’opportunità che ci sia “la misurazione dell’innovazione per l’effettivo impatto ambientale ma anche per la sostenibilità economica dell’agricoltore”.

Confagricoltura, infatti, sta sollecitando questo percorso e lo sta realizzando insieme all’Università degli Studi di Perugia e la Fondazione per l’Istruzione Agraria anche attraverso il progetto Agrobot, caso studio che è stato illustrato dai professori Alberto Palliotti e Paolo Valigi dell’Università degli Studi di Perugia.

Ricerca e competenze scientifiche insomma come strumenti indispensabili per una transizione sostenibile, come ha ricordato anche il professor Gaetano Martino del Dipartimento di Scienze Agrarie che ha portato i saluti del rettore Maurizio Oliviero: “Ciò che si chiede all’impresa è un atto creativo vero, con la tecnologia che ha un ruolo fondamentale. Questa è la logica della collaborazione che Unipg intende sviluppare con Confagricoltura, partendo da quanto già si sta facendo. C’è la necessità che l’impresa colga il senso di questa prospettiva di sostenibilità equilibrata, ambientale, economica e sociale. Ed anche la Fondazione agraria è uno strumento necessario per questo contesto e per questa sfida”.

 

Il progetto Agrobot sta sviluppando quindi in Umbria robot autonomi con sensoristica evoluta e guida satellitare a servizio della crescita economica ed ambientale in vigneto e oliveto. Tra gli obiettivi, la caratterizzazione della firma spettrale della chioma e il monitoraggio della mosca dell’olivo.

Monitoraggio e gestione sito-specifica, infatti, sono ormai parole chiave per il macrosettore della produzione agraria in generale e della viticoltura in particolare. L’obiettivo è quindi quello di ridurre la pressione della produzione sull’ambiente, soprattutto  in relazione agli input di natura chimica.

Il Progetto è finanziato nell’ambito della PSR 2014-2020 ed attuato tramite un Polo per l’Innovazione costituito da aziende agricole (Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia, Istituto Tecnico Agrario Ciuffelli-Einaudi di Todi), imprese fornitrici di tecnologie e servizi (Cratia Srl, Infomobility Srl) e l’organizzazione regionale di produttori olivicoli Assoprol Umbria.

Aderiscono al Polo come partner per l’implementazione e la sperimentazione i dipartimenti di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali e il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia, nonché l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore S. Anna di Pisa.

Gli obiettivi principali del progetto, di cui sono stati presentati i primi risultati agronomici, hanno riguardato la realizzazione di un prototipo a trazione elettrica e a guida autonoma in grado di muoversi all’interno di impianti arborei specializzati (vigneti e oliveti) mediante sistemi satellitari evoluti (tecnologia GPS, RTK e IMU) e sistemi di visione artificiali e a laser per la mappatura, con camera multispettrale e stesura di mappe di vigore in vigneti in piena produzione di differenti aree DOC dell’Umbria. Validazione in campo delle mappe e definizione di protocolli di gestione sito-specifica sia del terreno che della chioma (rateo variabile), necessari per rendere più omogenee le aree di coltivazione e ridurre sia la richiesta di input antropici, sia la variabilità delle produzioni dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Monitoraggio della mosca dell’olivo mediante sensoristica evoluta di prossimità per l’acquisizione autonoma di immagini capaci di rilevare e quantificare i danni sulle drupe in oliveti in produzione.

Una futura applicazione sarà quella di montare bracci erogatori per fare direttamente trattamenti per mantenere la coltura in efficienza.

 

Nicola Gherardi, membro Giunta esecutiva di Confagricoltura con delega all’innovazione, ha infine portato i saluti del presidente Giansanti, mentre a Roberto Morroni, assessore alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale dell’Umbria, sono toccate le conclusioni: “Transizione ecologica, minaccia o opportunità? Se siamo convinti che questa profonda rivoluzione sia una minaccia ed imbocchiamo questa strada allora siamo morti. Ci piaccia o no viviamo una stagione che spinge al cambiamento. Il Pnrr è la dimostrazione che l’Europa ha compreso che rischiamo di perdere il treno dello sviluppo e del progresso. Nella tavola imbandita del benessere si vogliono sedere, e giustamente, tutti. Dobbiamo tagliare i ponti con il passato e andare fortemente verso un futuro che non ci spaventa, con una opportunità quindi che ci deve spingere a cambiare. Come regione stiamo cercando di supportare questo percorso e di dare chiare direzioni anche con il contributo che stiamo dando con la creazione di filiere. Abbiamo eccellenze male utilizzate, siamo seduti sull’oro e non capaci di valorizzarle. Lo stimolo è quello di aggregarsi e mettersi insieme per poter cogliere occasioni di sviluppo”.

 

 

Nello stand di Confagricoltura Umbria (padiglione 7 stand 35) si terranno invece alcuni seminari su olivicoltura, zootecnia, nocciolo, tartuficoltura e agricoltura 4.0.

Le varie iniziative saranno trasmesse in diretta sui canali facebook e youtube di Confagricoltura Umbria.

 

PROGRAMMA SEMINARI

Venerdì 17 settembre, ore 15,30

“INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’, IL FUTURO DELL’OLIVICOLTURA UMBRA”

Marco Viola, presidente Assoprol Umbria

Angela Canale, Agronomo Assoprol Umbria

Eugenio Ranchino, Agronomo Consigliere Assoprol Umbria

Paolo Guelfi, Regione Umbria

Modera: Maurizio Pescari, Giornalista

 

Venerdì 17 settembre, ore 16,30

“ZOOTECNIA, DIGITALIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’ PER UN PRODOTTO DI QUALITA’”

Matteo Pennacchi, presidente sezione zootecnica Confagricoltura Umbria

Anna Ciri, Società Agricola Ciri

Fabio Curto, Azienda Ponte Vecchio s.s.

Rufo Ruffo, presidente CRIBOC

Modera: Matteo Pennacchi, presidente sezione zootecnica Confagricoltura Umbria

 

Sabato 18 settembre, ore 10

“NOCCIOLO IN UMBRIA, SVILUPPO e OPPORTUNITA’”

Nicola Bastioni, Manganelli S.p.A.

Iacopo Bianconi, PROAGRI

Ugo Giannantoni, Agronomo

Modera: Cristiano Casagrande, direttore Confagricoltura Umbria

 

Sabato 18 settembre, ore 11

“TARTUFICOLTURA DEL FUTURO, AGGREGAZIONE E COMPETITIVITA’”

Andrea Aglieco, Agronomo Confagricoltura Umbria

Francesco Loreti, Truffleland S.r.l.

Modera: Fabio Rossi, presidente Confagricoltura Umbria

 

Sabato 18 settembre, ore 12

“AGRICOLTURA 4.0, TECNOLOGIE E SERVIZI PER LE IMPRESE UMBRE”

Marco Miserocchi, TOPCON AGRICULTURE SpA

Alessandro Sdoga, direttore CRATIA Srl

Sergio Bambagiotti, presidente Contoterzisti Umbria

Modera: Rufo Ruffo, presidente RTK 2.0

 

Presso lo stand di Confagricoltura Umbria sarà possibile vedere in anteprima il prototipo di veicolo autonomo elettrico costituito da una piattaforma robotica in grado di effettuare rilievi e monitoraggio delle colture in campo.

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