Il freddo intenso prima, poi la neve e, a seguire, le piogge con temperature sotto lo zero, potrebbero aver causato danni, anche rilevanti, alla parte aerea delle piante di olivo, soprattutto ai rami giovani, che sarebbero andati in produzione quest’anno.
Con il “gelicidio” verificatosi, in particolare, il 1° marzo, si sono, infatti, manifestati fenomeni di congelamento delle foglie e dei rami più giovani, con conseguente danno alle chiome, che mostrano, in alcuni casi i primi ingiallimenti.
“E’ tuttavia prematuro -sostiene Angela Canale, Agronomo Assoprol, l’associazione dei produttori olivicoli che fa capo a Confagricoltura Umbria- quantificare al momento i danni reali, bisogna ancora aspettare qualche giorno per osservare la ripresa vegetativa. Inoltre, la reazione delle piante alla situazione meteo che si è verificata potrebbe essere differente nelle diverse zone della regione, anche in funzione dell’altitudine e della varietà.”
Nessun danno, invece, -a quanto registra Confagricoltura Umbria- nei vigneti né per l’ortofrutta, salvo che in pochissimi casi di coltivazioni già in campo, come i cavolfiori, i finocchi, radicchi, scarola, verza o carciofi.
I tecnici del sindacato regionale degli agricoltori stanno, in questi giorni monitorando, la situazione in tutta la regione, per capire quali e quanti danni siano stati provocati dall’ondata di freddo portata da Burian anche sulla nostra regione.
A livello nazionale, si temono rincari dei prezzi delle orticole di stagione intorno al 15-20% e per le primizie anche del 20/30% (dati Confagricoltura).
POSSIBILI DANNI AGLI OLIVI IN UMBRIA A CAUSA DEL MALTEMPO. CONFAGRICOLTURA E ASSOPROL: PREMATURO QUANTIFICARLI, BISOGNA ASPETTARE LA RIPRESA VEGETATIVA
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