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EXPO: LE REGIONI SI RACCONTANO NELLA VIGNA DI LEONARDO

expo vigna leonardo

Un viaggio, organizzato da Confagricoltura, Uir e Welcome Italy,attraverso le regioni italiane per valorizzare storia, prodotti tipici,
funzionalità del sistema logistico agroalimentare, salubrità e tradizione gastronomica.

La bandiera come simbolo di un viaggio culturale attraverso le regioni italiane, dalla loro storia, ai prodotti e ai piatti tipici, dalla sostenibilità ai giochi di luce. E’ questo il tema della serata organizzata da Confagricoltura, Uir (Unione Interporti Riuniti) e ‘Welcome Italy’ (ideato e organizzato da Laura Rossi), in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi, nell’ambito delle iniziative di “Expo in Città”, nella splendida location di Palazzo degli Atellani di Milano, dove è stata ripiantata la Vigna di Leonardo.
In questa cornice così caratteristica si parte alla scoperta delle regioni italiane attraverso i piatti tipici, l’eccellenze delle infrastrutture, passando dal cibo all’agricoltura italiana a sostegno della qualità. Un vero viaggio sensoriale che ci porta dal caldo sole della Sicilia con i suoi cannoli, alle pianure Venete con “Risi e bisi”, passando da una profumatissima millefoglie di ricotta e tartufo estivo dell’Umbria. Perché le regioni raccontano la loro storia anche attraverso i prodotti che le caratterizzano, eccellenze tipiche, frutto del lavoro e dell’ingegno degli imprenditori agricoli, che insieme hanno reso famoso il Made in Italy nel mondo.
Un Made in Italy che, in un mondo sempre più globalizzato, ha bisogno più che mai di una logistica efficiente e di un sistema sempre più funzionale di servizi connessi ai trasporti di prodotti agricoli ed alimentari. Ed è proprio in quest’ottica che Confagricoltura e Uir hanno firmato il protocollo d’intesa, che sarà presentato nel corso della serata, volto a realizzare iniziative comuni per valorizzare il sistema della logistica per la filiera agroalimentare.
L’importanza del saper mangiare sarà presentata da Sara Farnetti, specialista in medicina interna, nutrizione funzionale e metabolismo. Racconterà come le diete dei vari guru, i cibi di tendenza abbiano confuso ed indotto ad errori banali: saltare i pasti, eliminare tutti gli zuccheri, abbondare con le proteine, evitare la pasta di sera, mangiare senza colpa i cracker ma non il cioccolato, pensare che il fruttosio sia meglio dello zucchero e che i prodotti light aiutino a dimagrire. Solo alcuni aspetti che sono parte di una rivoluzione del concetto di dieta, basata sull’importanza degli effetti che il cibo ha su ciascun organo (fegato, reni, tiroide, pelle). Per essere in forma e stare bene è necessario proprio imparare a combinare gli alimenti, scegliendo quelli più adatti a sé, conoscere più a fondo l’effetto nell’organismo delle diverse tecniche di preparazione e di cottura. E, non ultimo, liberarsi dei luoghi comuni.
Alla Federazione Italiana Cuochi, al suo presidente nazionale Rocco Pozzulo e al coordinatore dell’evento Alessandro Circiello, esperto di cucina basata sulla sana alimentazione e da anni impegnato in iniziative volte ad affermare il valore della salute a tavola, spetterà invece il compito di valorizzare le specialità regionali. Per l’occasione, e per la prima volta in assoluto, la Federazione Italiana Cuochi ha coinvolto gli chef di ogni regione per presentare i loro piatti più popolari abbinati con un vino locale Doc, dal “Riso carnaroli della piana” alla “Seuppa alla Valpellinenza”, da “Le Virtù teramane” ai “Cjalson alle erbe spontanee”, dalla “Pastiera” ai “Cavatelli freschi” al “Caciocavallo Podolico Lucano”.
Il tutto sarà allietato dai violini e dalle arpe della Scala e da una rappresentazione di Tango Argentino in onore della delegazione argentina presente.
L’evento sarà l’occasione per inaugurare la tappa nazionale del progetto Welcome Italy, nato in occasione dell’Esposizione Universale, che ha intenzione di illuminare Corso Magenta con i mille colori delle ventuno Regioni italiane.
Dalle Regioni ai Paesi, l’evento proseguirà con una tappa internazionale, che vedrà coinvolti 144 Paesi del mondo, con l’accensione di altrettante “bandiere” a Corso Buenos Aires.

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